Quando dovresti raccogliere capitale?
Sia chiaro, ogni percorso è unico e a sé stante, quindi non esiste una regola universale secondo come dovresti fare effettivamente un aumento di capitale.
Esistono però dei passaggi e delle best practice da seguire in modo da non commettere errori, mantenere una valutazione alta e soprattutto non commettere errori.
Vedila come una guida pratica, alla fine di questo articolo avrai compreso tutti i diversi stadi della raccolta di capitale, quando è saggio farli e soprattutto e perché.
Partiamo dalle basi: è necessario?
No. Non è obbligatorio raccogliere capitale esterno, stando però ad una survey del British Business Bank fatta nel 2016 mostra come oltre il 60% delle startup che nascono necessitano di capitali esterni per crescere.
Spesso le persone si chiedono, perché dovrei cedere quote della mia azienda in cambio di soldi? Semplicemente è un modo per dare un boost importante ad una realtà che sta muovendo i primi passi.
Con il tuo capitale potresti dover impegnare anni di lavoro per raccogliere gli stessi risultati, inoltre, se altre persone vogliono investire nel tuo business significa che è valido.
Come promesso, partiamo subito con i diversi stage:
Pre-seed
Il Pre-seed è il primissimo passo nel mondo del fundraising di una startup.
È quella prima iniezione di capitale che permette ai soci di dare il primo boost iniziale all’azienda e fare i primissimi investimenti.
Quanto deve valere la startup in questo stadio?
Ovviamente non esiste una regola generale ma generalmente in fase di pre-seed il valore si aggira tra 10 e i 100K.
Tieni presente che a questo punto l’azienda potrebbe avere poco più di un MVP (link ad un articolo sull’argomento), quindi l’investitore che mette capitale nel progetto non può credere in altro che la tua Mission e in te.
A chi ci si può rivolgere in questo stadio?
Generalmente i primi ad investire nella stessa startup sono i fondatori stessi, anche perché chi dovrebbe credere nel tuo progetto se non tu?
Non sei però l’unico, in questa fase la maggior parte delle startup si rivolgono alle 3F, ovvero Friends, Family and Fools (perché è da matti investire in startup in questa fase, anche se può avere portare i suoi frutti).
Si tratta della primissima cerchia di persone attorno ai founders che crede davvero nel team, come ad esempio quello di Amazon, che ha ricevuto un primissimo investimento da parte dei genitori di Jeff Bezos di 300K.
Ovviamente in questa fase conta tantissimo la rete di contatti che un investitore è in grado di creare e coinvolgere. La maggior parte delle volte gli imprenditori vedono gli investitori solo per quello che appaiono e non quello che sono veramente: appaiono come finanziatori, ma in realtà sono una fonte potentissima di contatti con realtà interessanti nel settore.
Attenzione però, questa è anche la fase di una startup in cui spesso si cedono più quote in assoluto, in quanto il prodotto è ancora scarso o inesistente e soprattutto il valore della startup stessa è ancora basso.
Seed
Siamo allo stato immediatamente successivo. La terminologia inglese ci obbliga un pochino a fare un paragone con il germogliare di un seme (da qui seed). La fase seed è infatti quella dove si può cominciare a vedere la Startup fiorire in quanto gli investimenti e il valore crescono.
Questa fase è fondamentale per portare un prodotto a mercato con dei clienti veri disposti a pagare per il servizio della tua startup. Inoltre, dopo una fase seed arriva il momento di investire davvero sul prodotto per metterlo sul mercato, capire cosa funzioni davvero e puntare al product Market Fit
Quanto vale la tua startup in fase seed?
Anche qui non esiste una regola ma in genere il valore di una startup in questa fase varia dal milione fino a circa 5-6M e il raccolto al quale può puntare varia dai 50K fino a 3M per un progett davvero promettente?
A chi rivolgersi in questa fase?
Gli scenari qui sono molto più ampi:
- Friends and Family (a seconda del loro potere di spesa)
- Business Angel
- Early Stage VCs (ad esempio 500 Startups, Ycombinator, Techstars e molti altri)
- Crowdfunding
- Acceleratori
Qui introduciamo sicuramente attori nuovi ed interessanti che prima ci erano preclusi come ad esempio Business Angel, ovvero investitori privati che investono regolarmente in startup.
Altra tecnica è sicuramente il crowdfunding, ovvero raccolta di capitali da più attori, è un argomento davvero ampio che ci riserviamo di ampliare a breve. Nel caso ti fosse utile faccelo sapere 🙂
Serie A
Se arrivi qui significa che hai fatto dei passi da gigante e che la tua startup sta crescendo davvero.
In questa fase la tua startup non viene più vista come un prodotto interessante capace di generare interesse da parte di qualche utente davvero innamorato della soluzione che proponi. Qui gli investitori cercano una realtà che possa generare profitto in modo continuativo e soprattutto che abbia una strategia per farlo.
Adesso è arrivato il momento di organizzarsi come si deve, ora devi fare sul serio
devi fare in modo che le persone attorno a te seguano una metodologia precisa – okr
La valutazione della tua startup in questo momento potrebbe essere tra i 10 e i 30 milioni e potresti raccogliere tra i 2 e i 15 milioni
Gli attori a cui rivolgersi sono formati da vecchie conoscenze come ad esempio gli acceleratori (all’estero soprattutto) e nuove, come ad esempio:
- Venture Capital
- Super Angel Investor (fanno la stessa cosa ma con importi più grandi)
A questo punto potresti pensare che i round finiscano qui, e che la tua startup debba essere in grado di sostentarsi con le proprie gambe, ma non è così, non avrebbe senso fermarsi alla lettera A dopo tutto.
Più salirà il valore della tua Startup e più cambieranno le vostre necessità di azienda, sia a livello finanziario che di partner da coinvolgere, potrete quindi andare ad organizzare round serie B,C,D,E, F e molto altro, pensa che Uber è arrivata fino al round Q
Conclusioni
Arrivati a questo punto dovresti aver compreso quali sono gli step fondamentali per arrivare a imbastire una raccolta, quanto dovrebbe valere la tua startup in ogni fase e soprattutto quali sono i principali attori a cui potresti rivolgerti.
Avrai notato che la crescita della tua startup è il fattore comune che la guida da una raccolta all’altra. Non l’abbiamo detto, ma è fondamentale che la tua Startup continui a crescere durante tutto il percorso, in termini di utenti e fatturato.